Codice etico e Norme della peer review

 

«la Biblioteca di via Senato» è una rivista scientifica peer-reviewed. In un’ottica di promozione della cultura e del sapere la rivista è liberamente e gratuitamente accessibile e consultabile online, sul sito della Fondazione Biblioteca di via Senato. Ugualmente accessibili in modo libero e gratuito sono sia gli indici di tutte i numeri della rivista sia gli abstract degli articoli, in italiano e in inglese. Si specifica che nessun costo devono sostenere gli autori per pubblicare su «la Biblioteca di via Senato».

 

In linea con i principi che governano gli Istituti culturale e le Università, la cui missione è quella di promuovere l’apprendimento e la ricerca e diffondere la conoscenza, la Fondazione Biblioteca di via Senato assume una posizione neutrale sulle questioni trattate nella nostra rivista scientifica «la Biblioteca di via Senato» e in tutte le altre iniziative editoriali.

 

Al fine di rispettare i principi di trasparenza e le migliori pratiche per le pubblicazioni scientifiche, la Fondazione Biblioteca di via Senato dichiara con precisione quale è la politica relativa alle procedure di revisione tra pari degli articoli; queste informazioni sono visibili nel nostro sito web insieme alle nostre politiche sull’etica editoriale, che riguardano tutte le diverse parti (autore, direttore, revisore, editore, istituzione) che agiscono nel complesso processo di pubblicazione della rivista, dalla consegna di un articolo alla sua pubblicazione finale.

Ognuna di queste parti deve adempiere ai propri doveri nel pieno rispetto dei più elevati standard di comportamento etico in tutte le fasi del proprio coinvolgimento. La Fondazione Biblioteca di via Senato si impegna a soddisfare e a mantenere tali standard e, a tal fine, ha preparato le seguenti linee guida in materia di direttore, revisori e autori sulla base delle raccomandazioni fornite dalla Committee on Publication Ethics (COPE).

 

Il direttore è responsabile della scelta dei materiali pubblicati e opera affinché le pubblicazioni incontrino le esigenze di autori e lettori. Il direttore è altresì garante della validità dei lavori pubblicati, del rispetto della libertà di espressione, della correttezza nella diffusione dei dati, dell’indicazione completa e totale delle fonti bibliografiche usate per le ricerche.

 

La direzione si impegnano affinché i manoscritti selezionati siano sottoposti a revisione obiettiva da parte di esperti, secondo il metodo della peer review. La scelta dei testi da pubblicare si basa esclusivamente sulla loro qualità scientifica, sulla loro originalità, sulla chiarezza dell’esposizione e sulla pertinenza.

 

Il comitato scientifico si impegna a collaborare con la direzione nella scelta dei manoscritti da sottoporre a revisione, prima della pubblicazione.

 

Il direttore e tutti i collaboratori si impegnano a tutelare la riservatezza dei materiali proposti per la pubblicazione, a sorvegliare sull’esistenza di conflitti di interesse e a proteggere l’identità di revisori e autori.

 

«la Biblioteca di via Senato» e le altre pubblicazioni e collane facenti capo alla Fondazione Biblioteca di via Senato si impegnano a incoraggiare il dibattito scientifico, attraverso la garanzia del diritto di replica e la disponibilità a pubblicare studi che mettono in discussione articoli o lavori precedenti.

 

Peer review

 

«la Biblioteca di via Senato» applica ai manoscritti proposti un sistema di peer review doppio-cieco: dopo una valutazione preliminare della direzione e del comitato scientifico sulla pertinenza dell’argomento e dell’impostazione con le linee redazionali della rivista, il testo viene sottoposto in forma anonima a due studiosi, i cui nomi non saranno conosciuti dall’autore: i due referees (ai quali è richiesto l’impegno di discrezione nei confronti dell’autore) formulano un giudizio discorsivo (scritto in termini chiari, rispettosi e costruttivi) che tenga conto dell’originalità e della rilevanza del contributo; della coerenza argomentativa; della chiarezza e correttezza dell’esposizione; dell’aggiornamento bibliografico. Il giudizio deve poi indicare se il testo è accettabile e pubblicabile; se può essere pubblicabile dopo che siano stati effettuati gli interventi suggeriti; se non è pubblicabile. In casi eccezionali di discordanza di giudizio fra i revisori può essere richiesto il parere di un terzo revisore.

Nel caso di suggerimenti di intervento (con segnalazione delle parti del testo dove occorre operare revisioni e con indicazioni bibliografiche) questi sono inoltrati, con il dovuto garbo, all’autore per le opportune modifiche. È infine importante specificare, in un’ottica di libertà e responsabilità personale, che in ultima analisi spetta all’autore giudicare secondo la propria intelligenza e coscienza i rilievi mossi dai revisori e a integrarli secondo il suo gusto nel testo. Esiste una responsabilità e un merito propri dell’autore, che vanno comunque rispettati e, nel caso, valutati: perché la pubblicazione di un articolo non implica che ogni affermazione in esso contenuta venga approvata o sottoscritta dagli organi della rivista.

 

Aspettative di comportamento

 

Responsabilità del direttore e degli organi direttivi

– Agire in modo equilibrato, obiettivo ed equo nello svolgimento dei compiti previsti, senza discriminazioni fondate sul genere, sull’orientamento sessuale, sulle convinzioni religiose o politiche, sull’origine etnica o geografica degli autori.

– Gestire le consegne per supplementi finanziati o numeri speciali allo stesso modo delle altre consegne, così che gli articoli vengano considerati e accettati unicamente per il loro merito accademico e senza influenza commerciale.

– Adottare e seguire procedure ragionevoli in caso di reclami di natura etica o di disaccordo. Offrire agli autori una ragionevole opportunità di rispondere a eventuali reclami. Tutti i reclami devono essere esaminati indipendentemente dall’approvazione della pubblicazione originale. La documentazione associata a tali reclami deve essere conservata.

 

Responsabilità dei revisori

– Contribuire al processo decisionale e collaborare per migliorare la qualità del documento pubblicato, rivedendo il dattiloscritto in modo obiettivo in tempi ragionevoli.

– Mantenere la riservatezza di qualsiasi informazione fornita dal direttore o dall’autore. Non conservare o copiare il dattiloscritto.

– Avvisare il direttore di qualsiasi contenuto pubblicato o consegnato che sia sensibilmente simile a quello in esame.

– Essere consapevole di potenziali conflitti di interesse (finanziari, istituzionali, collaborativi o altri rapporti tra il revisore e l’autore) e avvisare il direttore di questi ultimi, se necessario revocando il proprio servizio per quel dattiloscritto.

 

Responsabilità degli autori

– Conservare un’accurata registrazione dei dati associati al dattiloscritto consegnato e fornire o procurare l’accesso a tali dati, su ragionevole richiesta. Laddove appropriato e laddove consentito dal datore di lavoro, dall’ente di finanziamento e da altri soggetti che potrebbero avere un interesse, depositare i dati in un archivio o deposito idonei per la condivisione e l’ulteriore utilizzo da parte di altri.

– Confermare/asserire che il dattiloscritto come consegnato non è in valutazione o già accettato altrove per la pubblicazione. Laddove parti del contenuto coincidano con contenuti già pubblicati o consegnati, riconoscere e citare tali fonti. Inoltre, fornire al direttore una copia di qualsiasi dattiloscritto consegnato che potrebbe contenere contenuti coincidenti o strettamente correlati.

– Confermare che tutto il lavoro nel dattiloscritto consegnato è originale e riconoscere e citare il contenuto riprodotto da altre fonti. Acquisire il permesso di riprodurre qualsiasi contenuto da altre fonti.

– Dichiarare qualsiasi potenziale conflitto di interessi.

– Informare tempestivamente il direttore della rivista o l’editore se viene individuato un errore significativo nella loro pubblicazione. Collaborare con il direttore e l’editore per pubblicare una nota di addenda e corrigenda o ritirare il documento, laddove ciò sia ritenuto necessario.

 

Responsabilità dell’editore

– La Fondazione Biblioteca di via Senato garantirà che la buona pratica sia mantenuta agli standard sopra indicati.

 

Procedure riguardanti un comportamento non etico

 

Identificazione di un comportamento non etico

– Una cattiva condotta e un comportamento non etico possono essere identificati e portati all’attenzione del direttore e dell’editore in qualsiasi momento, da parte di chiunque.

– Una cattiva condotta e un comportamento non etico possono includere gli esempi descritti sopra, ma non devono essere limitati a essi.

– Chiunque informi il direttore o l’editore di tale condotta deve fornire sufficienti informazioni e prove per consentire l’avvio di un’inchiesta. Tutte le accuse devono essere prese seriamente e trattate allo stesso modo, finché non si raggiungerà una decisione o una conclusione efficace.

Inchiesta

– Una prima decisione deve essere presa dal direttore.

– Devono essere raccolte prove, evitando la diffusione di qualsiasi accusa oltre a coloro che devono sapere.

 

Violazioni minori

– Una minore cattiva condotta potrebbe essere affrontata senza la necessità di una più ampia consulenza. In ogni caso, all’autore deve essere data l’opportunità di rispondere a qualsiasi accusa.

Violazioni gravi

– Una grave condotta scorretta potrebbe esigere che vengano informati i datori di lavoro. Il direttore, d’accordo con l’editore, deve decidere se coinvolgere o meno i datori di lavoro, esaminando da sé le prove disponibili o consultandosi ulteriormente con un numero limitato di esperti.

 

Conseguenze

(in ordine crescente di gravità; da potersi mettere in pratica separatamente o congiuntamente)

– Informare o dare istruzioni all’autore o al revisore laddove sembri che vi siano malintesi o un’erronea applicazione di standard accettabili.

– Una lettera duramente indirizzata all’autore o al revisore che ricopre una cattiva condotta e come avvertimento per il comportamento futuro.

– Pubblicazione di un avviso formale in cui viene specificata la cattiva condotta.

– Pubblicazione di un editoriale che specifica la cattiva condotta.

– Una lettera formale al capo del dipartimento dell’autore o del revisore o dell’ente di finanziamento.

– Formale ritiro o revoca di una pubblicazione dalla rivista e immediata comunicazione al capo del dipartimento dell’autore o del revisore.

– Imposizione di un embargo formale sui contributi di una persona per un periodo stabilito.

– Segnalazione del caso e delle conseguenze a un’organizzazione professionale o a un’autorità superiore per ulteriori indagini e azioni.