4. ECCE HOMO – Come si diventa ciò che si è

COLLANA “BIBLIOTECA DELL’ANIMA”, n. 4

Friederich Nietzsche

ECCE HOMO

Come si diventa ciò che si è

Traduzione e cura di Sossio Giametta

Con lo Zarathustra Nietzsche aveva già scritto il suo Ecce homo, in timore e tremore. Ma esso era, come le altre sue opere, caduto nel vuoto. Stanco di non essere riconosciuto e di essere mal interpretato, stanco di sussurrare e suggerire a orecchie che non volevano sentire, egli, poco prima di essere atterrato dalla pazzia, “monta sulle nuvole per parlare con tuoni e fulmini”: si mette in piazza, si autointerpreta, si teatralizza. Scrive, sul filo dell’estrema sanità mentale, il libro della propria vita, un libro unico, alto, più bello della più bella biografia di Plutarco: il documento e il monumento di un genio del moralismo che interpreta dall’interno la lezione di grandezza, libertà e indipendenza impartita all’umanità a prezzo della propria vita e felicità. È l’interpretazione conclusiva, autentica, l’unica chiara e precisa, di un autore che, nella sua totalità e nel senso della sua opera, non sarà più capito neanche dai suoi più grandi interpreti. Anzi, più questi saranno grandi e più lo complicheranno e oscureranno. Per il suo carattere drammatico e i suoi fulgori poetici, oltre che per le lampeggianti profondità del suo pensiero, Ecce homo è e sarà sempre, con lo Zarathustra, il libro più letto di Nietzsche.

2004 – pp. 163 – € 16,00

ISBN 88-87945-66-7