VIII – Riscrivere la storia. Francesco Maria II della Rovere, Giovanni Battista Leoni e le biografie dei duchi d’Urbino (1605)

a cura di Gianluca Montinaro, 2023.

Indice

PARTE I
L’ultimo principe del Rinascimento
I duchi di Urbino: fra obbedienza alla Chiesa e mestiere delle armi
Contrasti e visioni
Il nuovo duca
I due ‘modelli’
PARTE II
Giovanni Battista Leoni: accenni alla vita e alle opere
Leoni e i della Rovere
La ristampa delle Considerationi
La biografia di Francesco Maria I
Le due Vite
La stampa
L’affaire Paruta
Uno sguardo alle due biografie
Indice di nomi

 

È il 1574 quando Francesco Maria II della Rovere sale al trono del ducato di Urbino. Davanti a sé
ha enormi questioni da risolvere: cancellare il ricordo del malgoverno del padre, riconquistare la
fiducia dei sudditi, confermare l’esiziale alleanza con la Spagna, garantire allo Stato un erede. Un
cammino lungo lo attende, che giungerà a compimento solo nel 1605 quando, finalmente, nascerà il
sospirato erede, Federico Ubaldo, e quando, sostanzialmente in contemporanea con il ‘lieto evento’,
vedranno la luce due biografie – le vite dei ‘gloriosi’ duchi Federico di Montefeltro e Francesco
Maria I della Rovere – tese a sancire la rinnovata grandezza della dinastia roveresca. Attraverso
questa ‘iniziativa editoriale’, la memoria viene utilizzata come atto politico da Francesco Maria II,
secondo un programma che è lungi dall’essere mero encomio; l’ambizione è piuttosto di ‘riscrivere
la storia’ della propria famiglia, dando un’immagine ‘nuova’ del passato, con il fine di consolidare
un incerto presente e un ancor più dubbioso futuro. A coordinare, fra tante difficoltà, il ‘progetto
librario’ del duca di Urbino è un personaggio dai contorni sino a oggi sfuggenti: il letterato
veneziano Giovanni Battista Leoni. Il quale si troverà a combattere con la propria penna le pagine
di un ‘nemico’ assai temibile: Francesco Guicciardini.